Quand'ero giovane ho lottato a lungo per difendere ciò che era mio e per difendere quello che ancora doveva essere mio. Ora in vecchiaia me lo stanno portando via tutto, per colpa di voi giovani. Dove siete finiti? Non vi frega più niente siete immobili, non vi smuovete. Io posso solo sperare in una guerra civile che cambi tutto, in voi non posso più sperare.
Partendo da queste parole, pronunciate da mio zio di 54 anni, mi congedo da te mio lettore. Ho condiviso con te le mie idee, le mie impressioni, le mie paure e le mie speranze, ci siamo letti a vicenda nel cuore ed interrogati sui modi in cui viviamo il mondo. Mi sono immedesimato in te per seguire una strada di conoscenza, ma come detto sin dall'inizio, tutto ciò che ha un inizio ha una fine, è arrivato il momento di intraprendere la nostra strada per il mondo tornando a vivere la nostra esistenza nel mondo di tutti i giorni. Non è un sogno o un incubo quello che ti ho proposto, per dirla alla maniera di qualche vecchio volpone ti ho solo messo un paio di occhiali per farti vedere il mondo meno sfocato. Ti ho promesso di farti conoscere chi tiene i fili di questo mondo, lo farò alla fine di questo post solo per lasciarti una sorta di ricordo di me. Mi distacco da te per meglio espandere le mie conoscenze, per attivare altri a rendersi vivi in questo mondo fatto di tanti dormienti e pochi svegli, qualche sonnambulo che si muove senza rendersene conto ma non sa dove dirigere i passi. Una delle massime che mi ha ispirato di più nel corso degli anni della mia maturazione non appartiene a nessun uomo importante di cui abbia conosciuto la storia o abbia lontanamente sentito parlare, ma è uno di quei pochi precetti che mi sono costruito pian piano: conosci il male per comprendere il bene. Detta così suona un pò strana ma lascia che mi spieghi meglio, mio lettore: se mi limitassi a conoscere il bene per comprendere il male, non vorrei forse conoscere tutto ciò che di buono può essere fatto solo per giustificare il male? Cosa accadrebbe se invece le difficoltà della vita, le prove tristi che il caso, il caos e le nostre decisioni ci impongono ci portassero a conoscere con mano il male nelle sue forme, per meglio apprezzare cosa è il bene? La cattiveria fine a sé stessa, l'invidia cocente, gli insulti e gli schiaffi, l'astuzia dell'inganno sono tutte forme che ti avvicino a conoscere cos'è il male, ma non lo giustificano. Impari a conoscerlo, a evitarlo, a vedere quando esso si manifesta per non esserne succubbe. Ti può aiutare a prevenirlo o a fermarlo, perché attraverso la conoscenza diretta del male acquisisci la piena consapevolezza del bene che puoi conoscere nell'arco della tua vita, ma non potrai mai comprendere con la sola conoscenza: come puoi perdonare l'omicida della persona a te cara? Come puoi abbracciare senza rancori chi ti ha inusltato e sbeffeggiato? Tutto ciò non può mai derivare dalla conoscenza del bene, la tua e la mia mente si rifiuta di concepire un tale atto. Solo la sua comprensione, prima conosciuta per contrasto con il suo opposto, ti permette di assaporare il bene, sentire il bene, percepire prima che esso si manifesti e col tempo a distribuirlo prima che sia effettivamente necessario. Con queste parole ti lascio, mio lettore. Nei link allegati alle foto troverai quello che ancora stavi forse cercando.