Credo in un solo Dio, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Chissà come mai, caro lettore, quelle invisibili tra tutte ci spaventano di più e quindi automaticamente le eliminiamo. Così come abbiamo ormai eliminato il concetto di morte nella nostra società, proiettata verso la giovinezza eterna, con i nostri anziani che imitano alcuni comportamenti dei nipoti, allo stesso modo ciò di cui abbiamo paura è come se non esistesse. Non voglio spaventarti parlandoti dell'uomo nero, mio lettore, ma voglio fare con te una riflessione su ciò che prima o poi ci attende tutti e su quello che viene dopo. Tutti coloro che hanno avuto esperienze positive da un coma o hanno avuto una sorta di "esperienza pre-morte" ci parlano di un mondo dove le anime si ricongiungono a una fonte di benessere, serenità, luce e amore che l'uomo chiama Dio. Difficile capire anche per me, caro lettore, che mi sono accostato a questo aspetto della mia spiritualità con maggior vigore quando sentii parlare di Regina Zanella. La sua esperienza di vita è stata di recente mostrata al pubblico televisivo di Italia Uno ma ciò che mi ha comunicato è stata una sensazione di enorme e profonda gioia, un'esplosione incontenibile di energia e serenità nel sapere qualcosa che era scritta nel mio cuore e la mia mente sapeva: la morte è solo un cambiamento di sostanza, la nostra anima esce dal corpo materiale e ritorna al suo stadio precedente. C'è vita dopo la vita, chi ne è consapevole non rimpiange il proprio corpo in vita condannandosi ad un inferno che esiste come luogo della mente e dello spirito. In questo altro mondo le nostre anime sono tirate da spiriti guida buoni e cattivi: chi è stato malvagio in vita cerca di perseguire i suoi scopi nell'aldilà, le forze del bene cercano di salvare quelle del male ingaggiando quella che possiamo definire lotta con quelle forze del male che sono emanazione di Dio ma che come la luce di una candela in una stanza, sono diventate buio. Ecco come rileggere tutta la tradizione giudaico-cristiana confrontandola con l'ideale Luciferino del portatore di luce venerato dai massoni: ciò che è male è solo ciò che non riceve amore perché ne è troppo lontano. Ciò che è male si allontana con ondate di bene che stordiscono, mettono in crisi, chetano l'ira insita nel cuore del malvagio e lo sciolgono, come una pietra preziosa pulita dalle incrostature che lo insozzano. Regina Zanella raccontava di come ognuno di noi potenzialmente è in grado di sentire con qualcosa più che i cinque sensi chi ci sta attorno e cosa avviene nel cuore e nelle menti delle persone. Il nostro universo è tenuto insieme dalle leggi gravitazionali e dalla meccanica quantistica che operano rispettivamente su macroscala e microscala. Il CERN ha avviato da poco le ricerche alla scoperta del componente più abbondante dell'universo, la materia oscura (vedi sul widget di wikipedia)che produrrebbe forze sconosciute da cui sarebbe possibile ottenere dati per riformulare le nostre conoscenze sull'unicum spazio-temporale. Una teoria che unisca le nostre conoscenze fisiche e sia valida in ogni punto dell'universo e per ogni eccentricità come le quasar o le strane emissioni di raggi x dai buchi neri. Per questa teoria si è già trovato il nome di "gravità quantistica"(vedi sul widget di wikipedia) ma le sue applicazioni, tra cui la multidimensionalità dei vari universi di cui la nostra Galassia fa parte, non sono certe e verificabili secondo il metodo scientifico. Quale sorpresa se un giorno i nostri astronomi nei loro telescopi vedessero la trama divina che lega l'infinitamente piccolo all'immensamente grande. Un po' come la vignetta che forse il mio lettore conosce, ovvero quella di un tizio in camice bianco, che guarda il microscopio alla ricerca di segreti degli atomi e trova nel suo vetrino un vecchio con la barba bianca ed il fisico possente che gli chiede: "scoperto qualcosa di nuovo?"A questo noi crediamo, nella capacità della scienza di rispondere ai nostri come e alla religione di rispondere ai nostri perché. Come e perché crediamo in tutto ciò che vediamo e non vediamo è invece la domanda col quale ti saluto, mio lettore.
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