Qualche tempo fa mi sono imbattuto in un articolo molto dettagliato sull'uscita in Italia del desideratissimo Iphone 2.0, oggetto di culto in un paese dove su 60 milioni di abitanti almeno 58 milioni di persone hanno un cellulare. Uno degli aspetti buffi della vicenda, oltre al fatto di scoprire quanti spendono una cifra piuttosto alta in tempi di stagflazione (cerca su wikipedia) economica per un oggetto innovativo ma le cui funzioni puoi trovare in apparecchi meno appariscenti, è la scoperta da parte di uno zelante giornalista di una sezione della Apple dove si preoccupano di costruire tracce meta-criptiche per creare una forma gratuita di pubblicità basata sul tam-tam del web riguardo presunti messaggi nascosti tra le immagini pubblicitarie. Alcuni blogger hanno notato come in tutte le presentazioni dell'Iphone l'orologio riportasse le ore 09:42. Una sequenza numerica che legata alla cabala consegna parole come morte, distruzione ed apocalisse. Dato che il mondo che vivi con me, mio lettore, è un posto abbastanza irto di ostacoli e paranoie pompate dai nostri mezzi di informazione, niente di male se qualcuno pensa di guadagnare qualcosa dall'annichilimento delle nostre capacità critiche e di distinzione delle cose curiose da quelle fantasiose. Giocando appunto su questa ambiguità di fondo, sul ritorno prepotente del new age e della ricerca della spiritualità che ciclicamente si fa più forte quando la ragione vacilla, ecco che il nostro bel sistema capitalistico crea una nuova merce: la pubblicità obliqua. Io ti studio a tavolino un dettaglio da cui ricavare una teoria affascinante ma infondata, metto la voce in giro ad arte e nego di aver compiuto un simile atto per circondare un pezzo di ferraglia ipertecnologico e costoso di misticismo. Ecco la nuova frontiera del marketing, rendere anche i comuni oggetti quotidiani nuovi, mistici, in grado di aprirci visioni prima precluse. Un'operazione che probabilmente non si limita solo alle merci. In occasione del recente caso di Google Trends che ha dovuto far sparire le tracce di una ricerca morbosa riguardo il simbolo nazista della croce uncinata, ho potuto notare come certi flussi di informazione in rete possono essere adeguatamente incanalati tramite un uso "drogato" dei motori di ricerca. Pensando ad Internet come una ragnatela (il web, per definizione) Google, Yahoo e tutti i motori di ricerca nel loro incessante lavoro di indicizzazione si collocano come smistatori del traffico online come delle grandi autostrade indirizzate verso delle abitazioni. Paradossalmente, anche se tu costruisci un sito paragonabile ad un hotel a cinque stelle e non lo colleghi alle autostrade costruite dai motori di ricerca, il tuo hotel è come se non esistesse. La visibilità in Rete determina la tua esistenza: se non sei indicizzato e raggiungibile, è come se non esistessi. Puoi effettuare tu stesso, mio lettore, una ricerca su Google Trends inserendo a turno parole come New World Order, Illuminati e tutte le parole chiave che girano attorno alle teorie complottiste più comuni. Noti niente? Coraggio, guarda bene i grafici. Tutti nomi che hanno cominciato a circolare dal 2004 e hanno avuto un picco nel 2005. Nel caso della più famosa famiglia massonica americana quali i Rockfeller è interessante notare come nel Web le ricerche sul loro conto siano state fatte principalemente dall'Italia e vi sia citata Augusta tra le città più incuriosite dalla famiglia di miliardari americani. Tengo a precisare che Augusta, oltre ad essere un'importante città petrolifera siciliana, è il nome dello snodo principale della rete che copre la Sicilia sud-orientale, in particolare Catania, città nota in Italia per essere una delle sedi più influenti del Grande Oriente d'Italia, la principale organizzazione massonica riconosciuta dalla Repubblica Italiana. Non ti sorge a questo punto il dubbio, mio lettore, che questa ondata di informazione sia stata artatamente messa a disposizione di tutti per confonderci ancora di più sulle trame sottili che tessono i nostri destini, per dividerci nella rincorsa alla ricostruzione della presunta veridicità delle cose e al tempo stesso renderci mentalmente sterili e immobili nell'agire? Ti confesso che questo dubbio si è insinuato in me, mio lettore, lasciandomi sempre più con una sola consapevolezza: chi dice di possedere la verità è solo colui il quale ti deve imporre una sua visione distorta della realtà. Chi ti fa vedere le cose con i tuoi occhi mettendoti in guardia è quantomeno onesto. Quella cosa che intuisci e la tua mente può abbracciare senza esserne bruciata o fuorviata è la voce del tuo cuore, ed è quella che meglio ci può guidare in questo viaggio, mio lettore, nelle pieghe inspiegabili della nostra vita materiale e spirituale.
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