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lunedì 23 giugno 2008

Sauniere oltre il Codice Da Vinci: l'abbate ed il suo segreto



Bérenger Sauniere. Il suo cognome è stato usato da Dan Brown nella ricostruzione di tutte le conoscenze riguardanti il legame di sangue tra Gesù di Nazareth e Maria di MAgdàla, nota ai più come la Maddalena. La leggenda è nota, la storia di Rennes-le-chateau un poco meno. Il paese è stato coperto dalle truppe delle SS inviate personalmente da Hitler alla ricerca di oggetti della cristianità e amuleti del passato in grado di dargli poteri paranormali in grado di vincere la guerra. Anche questa, purtroppo, fa parte della storia. Fa parte della storia il fatto che quel paese della Francia era un paese povero, così come il suo abate, venuto a conoscenza di alcuni manoscritti durante i lavori di restauro nella zona dell'altare. I manoscritti contengono codici criptati che il povero monachello di campagna non riesce a comprendere e spedisce il tutto al suo vescovo, il quale probabilmente compra il silenzio di Sauniere che improvvisamente diventa ricchissimo. Si calcola che con il suo stipendio annuo potesse riuscire a spendere al massimo due milioni di franchi pur avendone spesi ben otto miliardi. La storia narra che durante la sua vita Sauniere abbia lasciato qualche traccia nella chiesa dei contenuti di quei manoscritti. L'acquasantiera con Bafometto, uno dei demoni più noti della crisitianità, la struttura interna a ricordare il tempio di Gerusalemme, la scritta "Terribilis locus est" che dal latino ci comunica il senso di un segreto in grado di sgretolare le sicurezze della Chiesa. Chiuso il capitolo riguardante la storia documentata la leggenda vuole che prima di morire Sauniere avesse scelto di comunicare il suo segreto alla sua perpetua. Non si sa se questo è mai avvenuto, ma si sa che una donna venne apposta a Rennes.le-chateau per parlare con Sauniere la notte prima della sua morte. La morte venne presto a trovare anche la perpetua di Sauniere, la quale morì poco dopo. Un testo criptico contenente nozioni di alchimia, astronomia, linguaggio massonico emerge dalle tenebre, pare scritto di proprio pugno dall'abbate e viene pubblicato integralmente da due autori francesi nel 1967, trovati impiccati vicino un ponte della Senna secondo la forma di esecuzione preferita dai tribunali massonici, da quelli di rito scozzesi a quelli descritti ne I Beati Paoli. Gran parte delle copie vengono acquistate da pochi curiosi e parte di quel frammento, noto come "Le serpente rouge" parla di un sogno avvenuto in una giornata particolare in cui si narra una sorta di percorso iniziatico di colui il quale intende conoscere la verità riguardo la storia di Cristo e del suo nuovo comandamento. Lascio a te, mio lettore, le riflessioni su questo documento che, al di là di ogni autenticità, porta con sé la forma e la struttura di un codice iniziatico:





I Acquario
Come sono strani i manoscritti di questo Amico, grande viaggiatore dell’incognito, essi mi sono apparsi separatamente, tuttavia formano un tutto per colui che sa che i colori dell’arcobaleno uniti danno l’elemento bianco, o per l’artista che sotto il suo pennello, fa dalle sei tinte della sua tavolozza magica, sorgere il nero.
Pesci
Questo Amico, come posso presentarvelo? Il suo nome resterà un mistero, ma il suo numero è quello di un sigillo celebre. Come descrivervelo? Forse come il navigatore dell’arca imperitura, impassibile come una colonna sulla sua roccia bianca, che guarda verso il mezzogiorno, al di là della roccia nera.
Ariete
Durante il mio sofferto pellegrinaggio, ho tentato di aprirmi con la spada una strada attraverso la vegetazione inestricabile dei boschi. Avrei voluto arrivare alla dimora della Bella Addormentata in cui certi poeti vedono la Regina di un regno scomparso. Alla disperazione di ritrovare il cammino, le pergamene di questo Amico furono per me il Filo di Arianna.
Toro
Grazie a lui, ornai a passo moderato e con sguardo rivolto verso l’alto, io posso scoprire le sessantaquattro pietre disperse del cubo perfetto che i Fratelli della Bella del bosco nero, sfuggendo all’inseguimento degli usurpatori, avevano seminato sulla strada quando fuggirono dal Forte bianco.
Gemelli
Riunire le pietre sparse, lavorare con la squadra ed il compasso per rimetterle nell’ordine regolare, cercare la linea del meridiano che va da Oriente a Occidente, poi guardando dal Sud al Nord, infine in tutti i sensi per ottenere la soluzione cercata, facendo sosta davanti alle quattordici pietre marcate con una croce. Il cerchio era l’anello e corona, ed esso era il diadema di questa Regina del castello.
Cancro
Le lastre del pavimento a mosaico del luogo sacro potevano essere alternativamente bianche o nere, e Gesù, come Asmodeo, sorvegliava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace di vedere la cima dove dimorava nascosta la meravigliosa addormentata. Non era stato Ercole con la potenza magica, come decifrare i misteriosi simboli impressi dagli osservatori del passato. Nel santuario tuttavia l’acquasantiera, fontana d’amore dei credenti che ridà il ricordo di queste parole: CON QUESTO SEGNO TU LO VINCERAI
Leone
Di colei che io desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l’avevano chiamata: ISIDE, regina delle sorgenti benefiche, VENITE A ME VOI TUTTI CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO’ SOLLIEVO, altri MADDALENA, dal CELEBRE vaso colmo di balsamo guaritore. Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOSTRA SIGNORA DES CROSS
Vergine
Io ero come i pastori del celebre pittore Poussin, perplesso davanti l’enigma: “ET IN ARCADIA EGO!”. La voce del sangue, vuole rendermi l’immagine di un passato ancestrale. Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo! Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra, ecco il segno che DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che una mano aveva tracciato: ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE’ IO NON VI RESTI AFFOSSATO. Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso dell’eterna Dama Bianca delle Leggende.
Bilancia
Cominciato nelle tenebre, il mio viaggio non poteva terminare che nella luce. Alla finestra della casa diroccata contemplavo attraverso gli alberi spogli dell’autunno la vetta della montagna. La croce di creta si distaccava sotto il sole del mezzogiorno, era la quattordicesima e la più grande di tutte con i suoi 35 centimetri. Eccomi dunque a mia volta cavaliere sul destriero divino che cavalcava l’abisso.
Scorpione
Visione celeste per colui che mi ricordano le quattro opere di Em. SIGNOL, intorno alla linea del Meridiano, nello stesso coro del santuario da dove irradia questa sorgente d’amore degli uni per gli altri. Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo la rosa del P a quella dell’S, poi dall’S al P. E le spirali nel mio spirito diventano un polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre che assorbono la luce, ho un capogiro e porto la mia mano sulla mia bocca, mordendo istintivamente il palmo, forse come OLIER nel suo feretro. Maledizione,io comprendo la verità. E’ il passaggio, ma egli stesso facendo il bene, come xxxxxxxx QUELLO della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e numeri di metallo che non avevano potuto importare? Quale strano mistero cela il nuovo Tempio di SALOMONE edificato dai bambini di Saint VINCENT?
Ofiuco o Serpentario
Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e coloro che vivono sulle loro tracce, uscendo dall’abisso dove era stato tuffato, compiendo il gesto d’orrore: “Ecco la prova che del sigillo di SALOMONE io conosco il segreto, che xxxxxxxx di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste”. A questo, Amico Lettore, guardati di aggiungere o togliere uno iota … Medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l’oro più puro.
Sagittario
Ritornando allora alla bianca collina, il cielo avendo aperte le sue cateratte, mi sembra di sentire vicino una presenza, i piedi nell’acqua come colui che riceve il segno del battesimo.Ruotando ad est, di fronte a me vidi srotolando senza fine i suoi anelli l’enorme SERPENTE ROSSO citato dalle pergamene, salato e amaro, l’enorme bestia aizzata (scatenata) davanti i piedi di questo monte bianco, rosso per la collera.
Capricorno
La mia emozione fu grande, “ESTRAIMI DAL FANGO”, dicevo, e il mio risveglio fu immediato. Ho omesso di dirvi in effetti che questo era un sogno da me fatto questo 17 GENNAIO, festa di San SULPICIO. A seguito del mio turbamento persistente, ho voluto, dopo le riflessioni di rito, riferirvi un racconto di PERRAULT. Ecco dunque Amico Lettore, nelle pagine che seguono, il risultato di un sogno che mi aveva cullato nel mondo dallo strano all’ignoto. A Colui che è di passaggio per fare il bene

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