Parliamo ora di un argomento preso in considerazione di recente anche dalla Chiesa Cattolica. In perfetto tempismo con alcune indicazioni che vorrebbero la manifestazione palese dell'esistenza di vita intelligente extra terrestre entro il 2010, in tempo per prepararsi con altre forme di vita ad un evento cosmico previsto per il 2012 (!), si prendono in considerazioni le tracce precedenti di vita extraterrestre sul nostro pianeta. Bisogna innanzitutto ricordarti, mio lettore, che statisticamente l'esistenza di vita intelligente nello spazio è plausibilmente alta a causa della miriade di sistemi planetari esistenti e adatti alla vita e dal fatto che l'esistenza dell'uomo è la prova che la vita intelligente nell'universo è possibile. Usando un po' l'immaginazione, possiamo immaginare le forme di vita del nostro pianeta evolute a livelli simili o superiori ai nostri. Pensate soltanto a quello che i rettili sarebbero diventati se qualche milione di anni fà non si fossero estinti: i rettiliani sarebbero i signori della Terra, mentre tutti quei mammiferi da cui è venuto fuori l'uomo sarebbero stati condannati a rimanere nel sottobosco. Paradossalmente i nostri scienziati sanno già che in caso di guerra nucleare gli unici superstiti sarebbero gli scarafaggi, resistenti alle radiazioni, i prossimi dominatori della Terra. Prendi quindi con un misto di curiosità e scetticismo le categorie di UFO qui proposte, e vedi se qualcuno di essi ti sembra un pò più familiare. Intanto ti voglio mostrare anche alcune presunte apparizioni di oggetti a noi familiari rappresentate da artisti del passato per farti un'idea di come ci possano essere tracce di un passaggio precedente di esseri diversi da noi nella storia. Personalmente trovo molto più interessante la storia narrata nel libro apocrifo di Enoch (controlla su wikipedia, nella sezione contenuto troverai un riassunto breve dell'intera opera), rifiutato dai testi della bibbia ebraica e cristiana ma inserita nella bibbia dei cristiani copti, in cui si parla dell'unione tra 200 angeli e le donne dell'uomo che generarono i Nefelim, i quali entrando in contatto con l'uomo causarono problemi alla Terra e li corromperono, scatenando la collera di Dio che ricoprì la Terra con le acque del diluvio universale (ti consiglio, mio lettore, di copiare il testo completo in un file e stamparlo per leggerlo tranquillamente dopo). Un angelo incestuoso tra questi insegnò agli uomini la metallurgia ed altre arti che allontanarono l'uomo dalla grazia di Dio, un po' come Prometeo strappando la conoscenza del fuoco agli dei si attirò su di sé l'ira dell'intero Olimpo. Ciò che è interessante notare è come la definizione di angeli come creature provenienti dal cielo sia compatibile non solo con l'immagine che gli antichi potevano avere degli UFO, ma essa sia compatibile con la spiegazione di alcuni salti evoluzionistici della nostra specie in tempi piuttosto ristretti. Qualcosa di paragonabile al diluvio universale può essere paragonato ad un maremoto, generato da un asteroide precipitato sulla Terra o allo scioglimento delle calotte polari che alzano il livello del mare. Anche la cultura Maya parla di esseri simili ai Nefelim, riferendosi a loro sotto il nome di Annunaki. Per avere tracce dei giganti nella storia dell'uomo basterà citare il poema più famoso di tutti i tempi, l'Odissea a cui recenti studi della Rockfeller University (tieni a mente il nome Rockfeller, lo sentirai ripetere spesso) hanno dato una data ipotizzando come veri i riferimenti astronomici descritti da Omero nel corso della sua opera (vedi articolo apparso sul Corriere della Sera).
Non cominci a sentirti meno solo in questo vasto universo, mio lettore? Rinvio alla prossima occasione la descrizione dell'entità aliena conosciuta all'uomo sin dall'antichità con il nome di Arcangelo Michele. Pare che il suo nome sia Asthar Sheran, anche se in questo caso, mio caro lettore, mi pare di trovarmi di fronte ad un'invenzione new age per avvicinare i fedeli cristiani al buddismo. Una piccola bufala da svelare con un pò di pazienza. Buon approfondimento e alla prossima, mio lettore.